Finanziamenti Turismo 2021: bandi europei a fondo perduto e regionali Puglia, Sicilia e Sardegna

Il Sud Italia è da sempre al centro di molti dibattiti che riguardano la forte migrazione dei giovani verso le città più ricche del Nord, o addirittura all’estero; nonostante infatti molti governi si siano succeduti nel tempo, nessuno di questi ha attuato una politica volta a migliorare fattivamente la situazione delle aziende nel meridione, o investendo nella scuola o nella ricerca. Tuttavia la vera marcia in più delle regioni del Sud Italia, riguarda sicuramente il turismo: Puglia, Sicilia e Sardegna sono invase da turisti ogni estate, e quindi è naturale che questo è il settore sul quale investire di più. Vediamo allora in proposito i finanziamenti che arrivano dai bandi europei a fondo perduto previsti per queste tre regioni nel 2021.

Finanziamenti Turismo Puglia 2021: bandi europei

Acque cristalline, monumenti famosi in tutto il mondo, paesaggi naturali da favola: il Sud Italia non ha certo nulla da invidiare in quanto a mare e natura alle mete esotiche così ambite da tutti. Ecco perché ogni anno, soprattutto d’estate, le coste delle regioni del nostro meridione vengono letteralmente invase da migliaia di turisti. La Sicilia rimane una tappa importante per la sua storia, tra classicità e arte, la Sardegna è famosa in tutto il mondo per le sue acque cristalline, mentre la Puglia ha negli ultimi anni guadagnato terreno grazie al fatto di essere una terra meravigliosa, che offre anche il giusto intrattenimento per i più giovani. Sicuramente chiunque quindi volesse pensare di investire al Sud, lo farebbe prima di tutto pensando al settore del turismo, visto che il potenziale a disposizione è davvero importante. Tuttavia le regioni del meridione sono purtroppo anche tristemente famose per non offrire ai loro giovani e a chiunque volesse lavorare e investire sul territorio, grandi opportunità, rischiando perciò di perdere la possibilità di una importante crescita economica. Per questo per tutti coloro che vorrebbero rimanere nella loro terra d’origine e avviare una nuova impresa, sono previsti diversi finanziamenti interessanti messi a disposizione dall’Europa. Si tratta di bandi a fondo perduto che hanno il preciso obiettivo di incoraggiare nuove iniziative economiche da parte di soggetti generalmente considerati più “a rischio”, come giovani e donne, in territori che sono ancora indietro dal punto di vista dell’occupazione, ma che hanno comunque un grande potenziale. È il caso proprio di alcune regioni del Sud Italia, che pur avendo a disposizione un paesaggio inimitabile, rischiano di vedere sprecate le loro bellezze, se non si investe in maniera corretta e coraggiosa nell’ambito del turismo.

Partiamo dalla Puglia, che negli ultimi anni ha guadagnato parecchio terreno rispetto alle regioni vicinanti, grazie ad un mare cristallino, ad una natura per molti tratti ancora incontaminata e soprattutto a dei prezzi ancora abbordabili rispetto ad altre mete; ciò ha fatto sì che la Puglia diventasse tra le destinazioni più ambite soprattutto tra i ragazzi più giovani, grazie anche ad una movimentata movida notturna. Quando si parla di turismo e di finanziamenti a fondo perduto volti ad incentivare l’arrivo di tante persone per dare una boccata di ossigeno all’economia locale, bisogna anche che si pensi a delle strutture che siano in grado di accogliere i turisti in arrivo. Un bando europeo a fondo perduto che si occupa proprio di questo e che riguarda in particolar modo la Puglia, è quello che si chiama esattamente: Contributo strutture ricettive Regione Puglia – Fondo perduto pari al 50%. Si tratta di un bando la cui scadenza è fissata per il 16 aprile 2021, data ultima per presentare le domande, e che è diretto alle piccole e medie imprese pensate e portate avanti in forma associata, ma anche alle singole persone fisiche delle zone rurali della Puglia. In questo caso, come si evince già dal nome del bando stesso, l’agevolazione non andrebbe a coprire interamente il finanziamento, ma si fermerebbe ad una copertura pari al 50% della spesa ammessa ai benefici. Inoltre la copertura in questione ha una soglia limite per quanto riguarda il contributo pubblico, che si ferma ad un massimo di 35.000 euro. Si tratta di un tipo di bando europeo a fondo perduto volto ad incoraggiare gli investimenti nelle piccole strutture ricettive nelle zone rurali della Puglia, quelle che magari sono meno conosciute e lontane dai maggiori luoghi di interesse della regione, ma che nonostante questo possono proporre al turista che viene da fuori un soggiorno diverso, all’insegna della natura e del buon cibo.

I 35.000 euro del finanziamento sono da utilizzare per delle esigenze precise, che conosce bene chi vuole riadattare o ristrutturare una piccola struttura, in modo da renderla confortevole e competitiva per l’accoglienza al pubblico. Le migliorie previste riguardano la ristrutturazione dell’immobile, al fine di renderlo adeguato alla finalità per la quale è stato pensato, ma non solo; nel caso infatti si avesse una vera e propria azienda agricola annessa alla struttura, questi soldi stanziati potrebbero essere utilizzati per l’allestimento ad esempio di una rimessa adatta alla custodia dei cavalli, avendo la possibilità in questo caso di realizzare un piccolo maneggio. Ovviamente nella cifra messa a disposizione è possibile mettere in conto anche tutte le spese generali che sono legate alla manutenzione e alla cura di una piccola struttura ricettiva da mettere a disposizione in ambito turistico, mentre è possibile anche acquistare un immobile ma con l’obbligo di non superare la quota del 10% del contributo messo a disposizione. Inoltre è possibile anche pensare a tutte le possibili migliorie che si possono effettuare su una struttura aperta ai turisti e quindi con i 35.000 euro disponibili nel caso si riuscisse a vincere il bando, è possibile realizzare dei servizi nuovi e di interesse per il turista, come ad esempio centri benessere, spa, palestre e varie strutture che riguardano il mondo del fitness. Infine essendo rivolto a strutture che si trovano in un ambiente rurale, con il contributo del bando europeo a fondo perduto è possibile anche organizzare tutte quelle attività che sono perfette per chi è in cerca di relax, ma anche di contatto con la natura circostante. Parliamo ad esempio dell’allestimento di nuovi spazi per il deposito di attrezzatura utile per gite, escursionismo, e tutte quelle forme di turismo sostenibile, come l’uso di biciclette.

Finanziamenti per il turismo in Sicilia 2021: i bandi europei e regionali a fondo perduto

Altra regione del Sud Italia conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza è sicuramente la Sicilia: clima mediterraneo e soleggiato per la maggior parte dell’anno, mare e spiagge da sogno, millenni di storia dell’arte e monumenti antichissimi a disposizione, fanno di quest’isola una delle mete più ambite dai turisti di tutto il mondo. Abbiamo visto come nel caso della regione Puglia, un incentivo alle migliorie e alle spese per le piccole strutture ricettive nelle zone rurali adibite per il turismo, sia arrivato direttamente dai bandi istituiti dall’unione europea. Tuttavia i finanziamenti a fondo perduto da tenere sott’occhio in questo 2021 per le regioni che stiamo prendendo in considerazione, e quindi anche per la Sicilia in questo caso, possono arrivare anche da altre organizzazioni, presenti sul suolo italiano. È il caso dei bandi regionali, e in particolare di quello istituito dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana: un bando quindi che deriva dalla Regione Sicilia, da un assessorato che si occupa soprattutto di finanziare progetti che vadano ad intervenire sulla ristrutturazione, sul riammodernamento e sulla riqualificazione di edifici di proprietà pubblica e privata che siano destinati al mondo dello spettacolo, e che quindi vadano a potenziare le strutture destinate all’intrattenimento, in modo da garantire una produzione di spettacoli di qualità, in condizioni di sicurezza verificate.

Lo stimolo al turismo è, in questo modo, indiretto, visto che la volontà di potenziare un settore come quello legato al mondo dello spettacolo, soprattutto teatrale, porta allo spostamento di persone e allo scambio di culture: in questo modo anche una regione come la Sicilia dimostra di essere al passo con i tempi, e di soddisfare i turisti e gli avventori non solo con i suoi panorami mozzafiato, ma anche con gli investimenti nel mondo della cultura e dell’intrattenimento. Coloro che potranno richiedere il contributo si dividono tra gli individui privati che vogliono investire su dei beni che fanno parte delle loro proprietà, e dall’altra parte a tutti quegli enti pubblici e locali che vorrebbero effettuare degli interventi sugli immobili di loro proprietà, ed infine tutti quei gestori privati che si trovano a mantenere dei ritrovi pubblici per spettacoli ma che non ne sono di fatto i possessori, e che quindi devono prima raggiungere un accordo con l’ente pubblico che detiene il bene. Si parla di contributi a fondo perduto che andranno a coprire il 100% della spesa solo nel caso in cui il richiedente dimostri che la sede da finanziarie sia di proprietà pubblica, mentre il finanziamento andrà a coprire l’80% della spesa se a fare richiesta sarà un soggetto privato per una sede di sua proprietà. In ogni caso la cifra totale messa a disposizione dal bando copre una spesa finita di 300.000 euro e la scadenza del bando, prima della quale sarà necessario quindi presentare la domanda, è prevista per 15 marzo del 2021. Tutti i progetti che verranno presentati saranno esaminati da un’apposita commissione che darà una valutazione in punti su una scala che arriva fino a 60 e che tiene conto di diversi parametri.

Ovviamente sarà necessario giustificare che la spesa dovrà essere destinata a delle voci prestabilite, che sono appunto volte a opere edili di ristrutturazione e restaurazione dell’impianto, a seguito anche di collaudi e sopralluoghi per verificare la condizione dell’immobile prima dei vari interventi di messa a nuovo, e ovviamente tutte quelle uscite generali di soldi che sono destinate a coprire le spese che riguardano un nuovo arredo, o l’acquisto di nuove attrezzature. Un importante stimolo al mondo dello spettacolo e della cultura, in una regione come la Sicilia che deve dimostrare di essere al passo con i suoi tanti anni di storia e bellezza che mette a disposizione del turista ogni anno. Quando si parla di Sicilia e di Sud Italia si deve quindi tenere conto che è importante che queste regioni non solo siano appetibili dal punto di vista dell’apertura di nuove imprese, ma che quello che è già presente sul territorio venga valorizzato al meglio, in modo da stimolare altri investimenti e da attrarre un tipo di turismo che sia il più trasversale possibile. Da questo punto di vista è importante il bando appena citato, perché punta a valorizzare dei servizi che siano competitivi a livello di intrattenimento; ma a questo proposito bisogna anche citare uno tra i più importanti bandi europei a fondo perduto, che riguarda non solo la Sicilia, ma anche le altre regioni del mezzogiorno, e che si chiama “Resto al Sud”.

Regione Sardegna: i finanziamenti a fondo perduto dai bandi europei e regionali 2021

La Sardegna è una meta tra le più ambite a livello mondiale: mare cristallino che non ha nulla da invidiare alle mete esotiche di tendenza, paesaggi naturali incontaminati, clima mediterraneo posti ancora inesplorati, fanno di questa regione una tra le più conosciute al mondo. Sebbene il turismo di massa che invade le sue coste puntualmente ogni anno non conosca crisi, tuttavia la Sardegna presenta gli stessi problemi delle altre regioni del Mezzogiorno italiano: difficoltà a trattenere i giovani, e complessità nel creare dei nuovi posti di lavoro, che possano rilanciare l’economia della regione. In questo contesto, il bando europeo a fondo perduto “Resto al Sud”, è rivolto proprio a tutti quei giovani imprenditori che vorrebbero investire nella loro terra d’origine, anche avviando imprese che riguardano il settore del turismo, ma che per vari problemi non ne hanno la possibilità. Nel caso di questo bando europeo, il finanziamento non va a coprire l’intera spesa prevista, ma riguarda solamente il 35% del contributo; la restante parte prevede un finanziamento con un prestito a tasso zero, erogato da banche con garanzia statale del Fondo centrale. La cifra totale del contributo copre una spesa di 50.000 euro a socio, quindi va da una soglia minima di 50.000 euro nel caso l’impresa sia avviata da una persona, fino ad una quota massima di 200.000 nel caso in cui ci siano in totale quattro soci.

Le domande potranno essere presentate in questo 2021 ma non è prevista una data di scadenza precisa: sarà quindi possibile presentare il proprio progetto fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione. Inoltre ogni progetto dovrà prevedere una quota minima di spesa prevista che non potrà scendere sotto i 5.000 euro, mentre si dovrà tenere conto anche del fatto che si tratta di un progetto atto ad incentivare l’imprenditoria giovane, e quindi c’è una soglia d’età da dover calcolare, che in questo momento si è ampliata a tutti coloro che non abbiano ancora compiuto 46 anni, liberi professionisti compresi. Si tratta quindi di un finanziamento rivolto a quella frangia di persone che spesso si trovano a metà strada tra l’età della giovinezza e quella adulta, e che quindi sono spesso difficilmente collocabili nel mondo del lavoro, e sono perciò costretti ad andarsene da una regione come la Sardegna per cercare un impiego. In questo caso è previsto, invece, il rilanciarsi in un settore come quello delle imprese che ha bisogno di nuove idee e di persone giovani, che siano disposte a presentare progetti che prevedano investimenti nel settore primario dell’agricoltura, con la produzione di beni agricoli, nel settore dell’industria e dell’artigianato, ed infine in un settore che in una regione come la Sardegna non è valorizzato a dovere, ma che come è ovvio ha un potenziale grandissimo, come quello della ricettività turistica.

Sempre nell’ambito del turismo e sempre per quanto riguarda la regione Sardegna, anche se si tratta di un’agevolazione valida per tutte le regioni italiane, c’è da menzionare anche il finanziamento a tasso agevolato per l’accesso al credito previsto per i lavoratori autonomi, ma soprattutto per le imprese, attiva quindi anche nel settore del turismo. Per quanto riguarda proprio le imprese è importante che queste al momento della domanda non presentino un fatturato superiore ai 200.000 euro durante gli ultimi dodici mesi. Tutti coloro che hanno un’attività avviata potranno quindi avvalersi di questo bando per decidere di acquistare dei beni o delle attrezzature che siano utili alla crescita dell’impresa che si è deciso di aprire, o comunque dei servizi che siano strumentali allo sviluppo economico dell’azienda in questione. La scadenza del bando supera anche il 2021, visto che la data ultima prevista per presentare le domande e i propri progetti è prevista per il 31 dicembre del 2021, mentre il finanziamento consiste in un mutuo chirografario a tasso 0, che prevede una quota minima di 5.000 euro, fino ad una soglia massima di 25.000 euro. La durata del contributo copre un arco temporale che prevede un massimo di cinque anni, con la possibilità di usufruire di un anno di preammortamento. Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti, invece, il piano di rimborso viene regolato in base a delle rate mensili trimestrali. Un’altra idea utile, quindi, per tutti coloro che abbiano avviato un’impresa nel settore del turismo in Sardegna e non solo, visto che è un bando aperto a tutte le regioni italiane, che si può sfruttare nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’industria e del turismo.

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