Finanziamenti Regione Toscana 2021: bandi a fondo perduto, europei, start up, agricoltura e turismo

Anche la Toscana, come molte altre regioni d’Italia, nel 2021 ha predisposto diversi bandi per garantire dei finanziamenti ai suoi cittadini. Grazie a questi prestiti diverse categorie di persone possono portare a compimento i loro progetti ed entrare a far parte del mondo del lavoro. Difatti, i finanziamenti della regione toscana 2021, si rivolgono principalmente ai giovani per aiutarli a realizzare i loro obiettivi lavorativi, alle donne per garantire una parità con il sesso maschile e ai settori meno sviluppati. Ad esempio, sono stati predisposti dei fondi per il settore agricolo in quanto nel 2021 è un ambito lavorativo del quale si occupano principalmente le vecchie generazioni, è di scarso interesse per i giovani e con l’era moderna e la produzione industriale, è stato messo da parte. Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono i bandi attivi dei finanziamenti a fondo perduto della regione toscana 2021. Parleremo dei finanziamenti europei dei quali i cittadini toscani possono usufruire nel 2021; vedremo i fidanzamenti 2021 della regione toscana, dei quali i cittadini possono usufruire per la realizzazione di Start up, che possono essere investiti nel settore agricolo e nel settore turistico.

Finanziamenti a fondo perduto Regione Toscana 2021

Quando si parla di finanziamento a fondo perduto, si intende un tipo di prestito sul quale il beneficiario non dovrà versare alcun interesse e che nella maggior parte dei casi non dovrà restituire. Il cittadino toscano, in caso di finanziamento a fondo perduto, usufruirà delle erogazioni della regione per realizzare il proprio progetto, senza dover in un secondo momento restituire il denaro attraverso un piano rateale. In alcuni casi, i finanziamenti hanno una percentuale completamente a fondo perduto, e una parte da dover restituire alla regione, con o senza interessi a seconda del tipo di prestito. In questo paragrafo vedremo tutti i bandi attivi di finanziamento a fondo perduto 2021, predisposti per i cittadini dalla regione toscana. Uno dei finanziamenti a fondo perduto 2021 della regione toscana, è il Por Fse 2014-2020, asse A ‘Occupazione’. L’asse occupazione 2014-2020 ha degli obiettivi specifici da realizzare nell’arco temporale che va per l’appunto dall’anno 2014 all’anno 2021. Lo scopo principale è aumentare i posti di lavoro, ridurre in maniera drastica la disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile. Altri obiettivi principali del Por Fse 2014-2020, asse A ‘Occupazione’, sono: incentivare la permanenza dei lavoratori nelle aziende di appartenenza e favorire la ricollocazione dei dipendenti in procinto di perdere il posto si lavoro o che sono stati coinvolti in una crisi della società o dell’azienda con la quale collaborano.

In realtà, Por Fse 2014-2020, asse A ‘Occupazione’, è solo 1 dei 5 rami del più ampio Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020. Il 12 dicembre 2014 la Commissione Europea riunita ha approvato tale programma che si articola in 5 ambiti differenti: Occupazione (Asse A), capacità amministrativa ed istituzionale (Asse D), lotta alla povertà ed inclusione sociale (Asse B), assistenza tecnica (Asse E), formazione ed istruzione (Asse C). Rispetto al medesimo programma attuato nel periodo 2007-2013, sono stati stanziati per il Por Fse 2014-2020, 70 mila euro in più, per un ammontare complessivo di quasi 733 milioni di euro. Più nello specifico, 109.944.482 euro sono stati stanziati dalla regione toscana, 256.537.126 euro sono stati messi a disposizione dallo Stato italiano, e 366.481.608 euro sono stati erogati per mezzo del Fondo sociale europeo grazie alla collaborazione dell’Unione Europea. Il 52,2% di tutti i fondi stanziati per il programma è stato destinando all’asse A ‘Occupazione’. Nello specifico 382.606.798 milioni di euro sono stati predisposti per aumentare i posti di lavoro e favorire l’ingresso dei giovani nelle aziende. Il 20% dei fondi, che ammonta a 146.592.644 milioni di euro, è stato destinato all’inclusione sociale e alla lotta alla povertà, 168.581.540 milioni di euro (il 23% del totale) sono stati destinati alla formazione e all’istruzione, lo 0,8% ovvero 5.863.706 milioni di euro sono stati impiegati nella capacità amministrativa ed istituzionale, ed infine, il 4% dei fondi complessivi (29.318.528 di euro) sono stati impiegati nell’assistenza tecnica. Le risorse sono state ripartite anche in base ai target dei richiedenti, ad esempio: il 35% del totale che supera i 255 milioni di euro è stato destinato ai giovani ed è servito per potenziare Garanzia Giovani e Giovanisì.

Grazie alle risorse del Por Fse 2014-2020 sono stati predisposti diversi finanziamenti a fondo perduto, vediamoli insieme. Nell’ambito di studio e formazione troviamo 16 percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori) pensati per i giovani con un’età inferiore o pari ai 29 anni. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto che servono ai giovani residenti toscani per partecipare a corsi di formazione e diventare tecnici specializzati nei settori: trasporti, nuove tecnologie per la vita, meccanico, tessile, logistica, efficienza energetica, beni culturali, arte e turismo. Le condizioni per accedere a questo finanziamento sono: avere un età compresa tra i 18 e i 29 anni, l’aver conseguito un diploma di scuola secondaria e aver frequentato per 4 anni un un percorso di Istruzione e Formazione tecnica Professionale, con integrato un corso di Istruzione e Formazione tecnica Superiore della durata di almeno 12 mesi. In toscana ci sono 7 Istituti Tecnici Superiori, ognuno con tematica differente, che grazie ai finanziamenti della regione inseriscono ogni anno centinaia di giovani nel mondo del lavoro. Per accedere ai vari corsi ed usufruire del finanziamento è necessario iscriversi all’istituto tecnico superiore entro le varie date di scadenza consultabili sul sito: https://giovanisi.it/bando/istituti-tecnici-superiori-its-2/. Un altro bando finanziato con le risorse del Por Fse 2014-2020, è quello relativo ai voucher individuali per liberi professionisti. Si tratta sempre di un prestito a fondo perduto di massimo 3.500 euro da utilizzare per affittare spazi di coworking. La misura si rivolge ai giovani con un’età massima di 39 anni, residenti in toscana e che hanno aperto una partita Iva da massimo 12 mesi dalla presentazione della domanda. Nel caso in cui il coworking si trovi all’estero o in un’altra regione italiana, 500 euro dei 3.500 dovranno essere destinati al vitto e all’alloggio del beneficiario. Gli spazi di coworking possono essere affittati per  una durata massima di 1 anno, ed i liberi professionisti per accedere al finanziamento devono: o aver effettuato l’iscrizione presso la Gestione Separata dell’INPS, o essere iscritti a registri ed albi di qualche categoria, o fare parte di associazioni sottostanti alla Legge regionale numero 78/2008, o alla Legge 4/2013. Per fare richiesta di finanziamento è necessario utilizzare la piattaforma online OpenToscana ed allegare la documentazione richiesta. Per fare ciò è possibile utilizzare la carta nazionale dei servizi (CNS), o il Sistema Pubblico di identità digitale (SPID). Il bando per usufruire dei voucher per liberi professionisti è attivo fino al 2 dicembre 2021.

Un altro contributo a fondo perduto attivo in Toscana nel 2021 è un finanziamento utilizzabile per ripristinare degli immobili colpiti da calamità naturali (L.R. 54/2014). Il finanziamento ha un importo massimo di 5000 euro, è completamente a fondo perduto e può essere speso per la ricostruzione di impianti o per vere e proprie opere edili. Il bando è consultabile sul sito della regione toscana e sarà attivo fino ad esaurimento fondi. Un altro finanziamento a fondo perduto che si inserisce nell’ambito del lavoro e dell’occupazione giovanile è la borsa di mobilità professionale in Europa. La regione toscana stanzia un massimo di 5000 euro completamente a fondo perduto, per inserire nel mondo del lavoro i giovani attraverso un’esperienza all’estero di massimo 6 mesi. I paesi nei quali attuare il tirocinio sono tutte le nazioni europee più le nazioni facenti parte dell’EFTA(Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia). Nel finanziamento è incluso il rimborso spese, il volo aereo e nel caso fosse necessario anche un corso di lingua o di formazione in loco. I giovani che possono fare richiesta devono necessariamente avere residenza in toscana ed essere cittadini europei, devono essere soggetti disoccupati, devono aver conseguito la maggior età ed essere in possesso della lettera di impegno del datore di lavoro o del contratto di lavoro. E’ necessario che il richiedente risulti inattivo o iscritto ad un centro per l’impiego. Infine è opportuno che il beneficiario aggiorni il Patto di servizio con l’azione ‘Servizi Eures’, recandosi sempre presso un centro per l’impiego toscano, dove dovrà anche verificare i requisiti per accedere la finanziamento.

Per presentare la richiesta di finanziamento è possibile utilizzare due canali. Il primo è la posta elettronica certificata, ed in questo caso il richiedente dovrà inviare una mail sempre tramite PEC all’indirizzo: [email protected]. In alternativa è possibile inviare la domanda di finanziamento utilizzando la piattaforma Apaci. Qui bisognerà come prima cosa recarsi nella sezione ‘Privato cittadino’, selezionare come ente pubblico ‘Regione Toscana Giunta’ ed effettuare la registrazione accedendo con un proprio user ed una password personale.

Finanziamenti Europei 2021 per la Regione Toscana

Su sito della regione toscana è stata predisposta un’area dedicata interamente ai finanziamenti 2021 che arrivano direttamente dall’Unione Europea. Si tratta di fondi che l’Europa stanzia a favore delle regioni dei vari stati, come in questo caso l’Italia, con l’intento di sviluppare determinate aree e agevolare specifici soggetti.

Le agevolazioni sono state pensate per promuovere progetti legati: all’ambiente, alla ricerca, all’innovazione tecnologica, ai trasporti, all’energia, alla cultura, alla sanità, agli affari sociali ed a molte altre tematiche che interessano l’Unione Europea e che sono spesso oggetto di discussione in Commissione. I finanziamenti europei 2021 per la regione Toscana, si dividono in due categorie: quelli erogati direttamente dalla Commissione Europea, anche denominati ‘finanziamenti a gestione diretta’, e quelli stanziati dall’Unione Europea ma erogati dalla regione Toscana attraverso la predisposizione di programmi operativi ai quali possono accedere i cittadini toscani. Per utilizzare al meglio i fondi europei, la Toscana ha pianificato diversi programmi operativi, come ad esempio: il programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, il programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020, il programma di sviluppo rurale (PSR), il Por Fse 2014-2020 del quale abbiamo parlato nel paragrafo precedente, e il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020 (FEAMP). Il fondo europeo di sviluppo regionale ha come obbiettivi principali la coesione territoriale, economica e sociale e si concentra maggiormente sul sostenere l’imprenditorialità e la difesa ambientale. Difatti la maggior parte dei fondi sono stati impiegati in questi due ambiti. L’ammontare totale della dotazione finanziaria del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 della Toscana, ammonta a 792.454.508 euro. Di questi, 118.868.176 euro sono stato stanziati direttamente dalla regione 396.227.254 euro provengono dall’Unione Europea, e i restanti 277.359.078 euro sono stati erogati dallo Stato Italiano. Anche in questo caso, come per il Por Fse 2014-2020, esistono diverse ‘assi’, ognuna delle quali contiene una specifica categoria.

Il Por Fesr 2014-2020 della regione Toscana, è suddiviso il 6 assi con 6 obiettivi differenti: ‘Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione’ (asse 1), Incremento dell’accesso alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (asse 2), diminuzione della povertà, delle forme di discriminazione e promozione dell’inclusione sociale (asse 6), diminuzione dell’emissione di carbonio in diverse aree (asse 4), agevolare la competitività delle piccole e medie imprese (asse 3), migliorare e valorizzare le attrazioni culturali del territorio toscano (asse 5). Per ogni asse è stata stanziata una cifra ben precisa, grazie alla quale è stato possibile realizzare dei bandi pubblici. Con i fondi del Por Fesr 2014-2020 è stato istituito ad esempio il bando sicurezza sul lavoro rivolto alle imprese che operano nei porti commerciali della regione toscana. L’obiettivo di tale finanziamento, è l’aumento della salute e della sicurezza dei lavoratori. Per tale progetto sono stati stanziati 1,5 milioni di euro, che sarannoerogati ai beneficiai attraverso dei prestiti a tasso zero per l’acquisto di nuovi impianti, nuove attrezzature e beni intangibili. Possono fare richiesta di finanziamento tutte le imprese toscane ed i liberi professionisti purché posseggano una sede all’interno dei confini regionali e che siano già stati costituti come imprese o come liberi professionisti, da almeno 2 anni antecedenti alla domanda di finanziamento. Lo svolgimento della loro prestazione lavorativa deve essere attestato e documentato presso la sede operativa che si trova in toscana. Sia le imprese che i liberi professionisti possono fare richiesta di finanziamento singolarmente o in maniera associata a condizione che il gruppo sia composto da almeno 3 soggetti ( tra imprese e liberi professionisti). Si tratta di un bando a sportello che è attivo dal 2 settembre 2021 e resterà aperto fino ad esaurimento fondi. Anche in questo caso la domanda dovrà essere inviata utilizzando il sistema APACI come spiegato nel paragrafo precedente. Un altro bando realizzato grazie al Por Fesr 2014-2020, attivo nel 2021, è quello per lo sviluppo e la ricerca del distretto rurale Toscana Sud. E’ possibile presentare le domande per questo finanziamento dal 2 settembre 2021, fino alle ore 17 del 31 ottobre 2021. Il bando è rivolto a progetti che sono stati già presentati alMinistero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft), dunque che attendono solo di essere prodotti e messi in atto. Saranno finanziati con i fondi europei, tutti quei progetti che mostreranno di essere predisposti all’innovazione sia in termini di attività che di linee di azione. Possono fare richiesta di finanziamento tutte quelle imprese che hanno sede nel Distretto rurale della Toscana del Sud, qualsiasi dimensione esse abbiano: micro, piccole, medie e grandi imprese.

E’ possibile scaricare la domanda dal sito sviluppo.toscana.it e seguire la procedura di richiesta di finanziamento come spiegato nell’allegato 5 del bando. E’ molto importante che la firma digitale del richiedente venga apposta attraverso dei dispositivi che rispettino le regole tecniche consultabili sul sito dell’AGID (Agenzia per l’Italia digitale).  Per questo bando sono stati stanziati un totale di 5 milioni di euro, ed ogni progetto presentato dovrà avere un valore compreso tra i 150 mila euro e i 2 milioni di euro. La presentazione del progetto deve contenere l’illustrazione di ogni fase di lavoro, compresa la fase finale e gli obiettivi che si intendono raggiungere; deve inoltre contenere le modalità di realizzazione, i costi ai quali il richiedente andrà incontro e delle specifiche sulla gestione del progetto. Infine bisognerà specificare in che modo i risultati ottenuti dal progetto verranno utilizzati per conseguire gli obiettivi dell’impresa. Per le micro e piccole impese, l’intensità dell’aiuto finanziario di questo prestito sarà pari al 40% dei fondi stanziati, per le medie imprese sarà pari al 30%, e per le grandi imprese l’intensità degli aiuti finanziari sarà pari al 20%.

Finanziamenti Start Up Regione Toscana 2021: bandi per nuove imprese

Le start up sono anch’esse molto spesso oggetto di finanziamenti da parte delle regioni. Nel 2021 la regione toscana ha predisposto il bando: Microcredito a tasso zero per nuove imprese in Toscana. Si tratta di un finanziamento senza tassi di interesse che intende agevolare l’avvio delle MPI(Micro e Piccole Imprese) e dei liberi professionisti che intendono avviare una nuova start up ed operano all’interno della regione. L’agevolazione intende incrementare l’imprenditoria femminile e giovanile, ed intende sostenere lo sviluppo di settori come: il manifatturiero, il settore terziario, il settore del commercio e del turismo. Può fare richiesta di finanziamento qualsiasi libero professionista, o piccola e media impresa di carattere prettamente femminile o giovanile, che sia stata costituita da almeno 2 anni dalla presentazione della domanda. I soggetti componenti dell’impresa possono essere anche persone alle quali sono stati destinati degli ammortizzatori sociali. Anche una persona fisica può fare richiesta di suddetto microcredito, purché entro sei mesi dalla presentazione della domanda si costituisca in MPI, o diventi libero professionista. E’ necessario che i richiedenti abbiano unità operativa o sede legale all’interno dei confini della regione toscana. Il finanziamento è agevolato a tasso zero, e copre il 70% del costo totale ammissibile. I progetti dovranno avere un budget minimo di 8000 euro, e un budget massimo di 35 mila euro. Il prestito dovrà essere rimborsato attraverso rate trimestrali ed avrà una durata di 7 anni. Attraverso il finanziamento potranno essere coperte tutte quelle spese sostenute dal richiedente a partire dal giorno successivo alla presentazione della domanda. Le spese ammesse sono quelle effettuate per l’acquisto di attrezzature, macchinari, materiali, impianti, per la realizzazione di opere murarie purché siano tutte collegate all’investimento finanziato. Sono inoltre ammesse le spese relative a licenze, diritti di brevetti, know how ecc. Infine, con il finanziamento in questione possono essere effettuate spese di costruzione, spese relative all’affitto o alle utenze e spese relative a materiali di scorta, a condizione che tutto ciò non superi il 30% del finanziamento totale.

Sempre per agevolare l’avvio di nuove start up, lo scorso anno la regione toscana ha pubblicato un bando di finanziamenti a tasso zero per l’avvio di imprese e start up. I fondi di tale agevolazione sono stati stanziati grazie al Por Fesr 2014-2020, e il bando è stato realizzato nell’ambito dell’iniziativa Giovanisì. Il finanziamento è rivolto alle micro e piccole imprese toscane, o alle persone fisiche, purché risultino essere liberi professionisti operanti in toscana. Per liberi professionisti si intendono tutti i soggetti che sono in possesso di una partita Iva ed esercitano con essa un’attività lavorativa. L’agevolazione a tasso zero va a coprire un massimo del 70% delle spese ammissibili, le quali possono avere un budget minimo pari a 8 mila euro, ed un budget massimo pari a 35 mila euro. Anche in questo caso, come per il finanziamento precedente dedicato alle start up, la durata del periodo di rimborso è pari a 7 anni, durante i quali il beneficiario dovrà occuparsi di saldare delle rate trimestrali. Gli sportelli per la presentazione delle domande sono stati aperti il 22 agosto 2018 e sarà possibile presentare la richiesta di finanziamento fino ad esaurimento fondi, in quanto si tratta di un bando a sportello, senza graduatorie. È possibile redarre la domanda online al sito http://www.toscanamuove.it, dopo aver effettuato la registrazione ed aver ottenuto le credenziali personali di accesso alla piattaforma.

Finanziamenti Agricoltura Regione Toscana 2021: i bandi per il settore agricolo

Il settore agricolo è un’area alla quale la regione toscana presta grande attenzione, cercando di incentivare le nuove generazioni a proseguire con le attività agricole di famiglia, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie moderne e all’avanguardia. A tal proposito la regione ha stanziato diversi fondi a favore del settore agricolo. Uno dei bandi del 2021 che rientrano in questo ambito è quello relativo ai contributi per assistenza e lotta alle malattie degli alveari. Il bando è stato pubblicato il 31 luglio 2021 e i richiedenti hanno potuto inviare le domande fino al 9 settembre 2021. Tali agevolazioni sono state predisposte per combattere la varroa, altre malattie distruttive per gli alveari e per combattere ogni tipo di aggressore degli alveari in toscana. Tramite questi finanziamenti, la regione intende dare assistenza alle associazioni di agricoltori e agli agricoltori che si ritrovano a fronteggiare le malattie degli alveari. Hanno potuto aver accesso al finanziamento tutti i produttori che possedevano degli alveari, o singolarmente o raggruppati in organizzazioni, cooperative, associazioni o in consorzi di tutela con sede in toscana. Una delle condizioni necessarie era improntata sul numero degli alveari di tutti i soci, il quale doveva corrispondere almeno al 18% del totale degli alveari in toscana.

Quando si parla di ‘totale’ si intendono tutti quegli alveari all’interno della regione che sono stati correttamente resi noti presso le varieASL della Toscana. Tutte le forme associate sopraindicate hanno dovuto rispettare specifiche condizioni: al loro interno dovevano essere presenti almeno 250 apicoltori e di questi meno 100 dovevano essere imprenditori apistici in possesso di una partita Iva. Altra condizione necessaria per accedere alle agevolazioni, era che tutti i richiedenti non avessero negli ultimi 10 anni, alcun precedente penale. Infine tutti i beneficiari per essere tali hanno dovuto dimostrare di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali, assicurativi ed assistenziali. Chi ha avuto accesso al finanziamento potrà sfruttare i fondi per combattere le malattie degli alveari, investendoli nell’acquisto di farmaci veterinari, in attrezzature apistiche e nella sterilizzazione delle arnie. Inoltre è possibile utilizzare il finanziamento per effettuare delle indagini volte a ricercare la soluzione più consona per debellare la malattia, tenendo sempre in considerazione l’impatto chimico dei farmaci sul territorio.

Il bando in questione specifica che per le indagini sul campo può essere utilizzato fino a 100% dell’interno finanziamento, mentre per l’acquisto di farmaci veterinari e per la sterilizzazione può essere utilizzato fino al 50% del contributo. Infine in ambito di assistenza tecnica agli apicoltori, è possibile utilizzare l’agevolazione della regione toscana, per effettuale corsi di aggiornamento, corsi di formazione, assistenza tecnica alle aziende, convegni e seminari e la realizzazione di opuscoli, sussidi, schede e abbonamenti con scopo comunicativo.

Più nel dettaglio, il bando specifica che per i corsi  di aggiornamento è possibile utilizzare fino all’80% del finanziamento, per i seminari ed i convegni è possibile utilizzare fino al 100% dei contributi, mentre sia per l’assistenza tecnica alle aziende che per gli scopi comunicativi è possibile utilizzare l’80% dell’intera agevolazione. Anche il settore zootecnico in ambito agricolo, è stato oggetto di grossi finanziamenti. La toscana nel 2021 ha stanziato 2 milioni di euro a tal proposito. Sono stati aperti diversi bandi come: Sostegno alle attività svolte dai i Consorzi di Tutela dei formaggi ovini ‘Pecorino Toscano DOP’ e ‘Pecorino delle Balze Volterrane DOP’; aiuti per lo smaltimento carcasse; incentivi rivolti alle aziende zootecniche a seguito della diminuzione della produzione a causa degli attacchi di predatori (come ad esempio i lupi); incentivi per valorizzare delle aree marginali, e molti altri reperibili sempre sul sito della regione.

Finanziamenti Turismo Regione Toscana 2021

Negli scorsi anni la regione toscana ha predisposto diversi bandi di finanziamento per agevolare il settore del turismo. Quest’anno non è uscito ancora un bando della regione che sia incentrato esclusivamente sullo sviluppo turistico e quindi che sia rivolto a strutture alberghiere o di ristorazione. Tuttavia, la regione ha predisposto delle agevolazioni fiscali a sostegno del paesaggio e della cultura toscana, che in maniera trasversale incentivano anche il turismo nella regione. Queste agevolazioni fiscali sono rivolte ad imprese, ad associazioni ed a liberi professionisti che con una donazione ad enti che si occupano di risollevare il patrimonio artistico-culturale della regione, contribuiscono anch’essi alla valorizzazione del territorio.

Le donazioni possono essere fatte nei confronti di associazioni senza scopo di lucro, ed anche nei confronti di enti ecclesiastici, purché ritenuti ‘a norma’ dalla legge civile. Sia che si tratti di donazioni a favore del paesaggio, che a favore della cultura, devono comunque sussistere dei progetti da finanziare che abbiano come fine il miglioramento del territorio toscano negli ambiti indicati. La donazione deve avere un importo minimo di 1000 euro e a seguito di questa sarà possibile, per il richiedente, beneficiare dell’agevolazione fiscale, attraverso le seguenti modalità. La prima cosa da fare è la richiesta dell’agevolazione alla regione toscana. Tale operazione dovrà essere svolta in maniera congiunta sia da chi intende fare la donazione che dal beneficiario. Sul sito della regione è possibile scaricare sia il modulo per le donazioni per incentivare i progetti culturali, sia il modulo per le donazioni per portare avanti progetti relativi al paesaggio. A questo punto sarà la regione a verificare tutti i requisiti del richiedente e la disponibilità di bilancio per poter concedere le agevolazioni fiscali. Entro 30 giorni il richiedente riceverà una risposta.

Entro il 31 dicembre 2021 il beneficiario delle agevolazioni fiscali, dovrà provvedere ad effettuare la donazione e dovrà inviare alla regione una copia del bonifico bancario o postale. Infine il 15 marzo è fissata la data entro la quale la regione approverà mediante un decreto, la lista di tutti i beneficiari delle donazioni e dei donatori stessi. Dopo di ciò, il tutto verrà trasmesso all’Agenzia delle Entrate. Lo scorso anno, sempre in ambito di turismo, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha stabilito che le imprese alberghiere esistenti da 1 gennaio 2012, all’interno della regione potessero richiedere un credito d’imposta, al fine di rilanciare il patrimonio culturale, incentivare lo sviluppo e migliorare il turismo stesso. Il credito concesso era pari al 30% di tutte le spese che tali strutture avevano sostenuto dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Quest’anno non sono ancora stati pubblicati bandi di questa topologia, ma nulla toglie che ciò possa accadere nei prossimi mesi.

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