I finanziamenti sono pressoché fondamentali per l’esistenza stessa delle cooperative sociali. Allo stato attuale la crescita di queste società specialmente in modalità di start up ha determinato l’approntamento di finanziamenti specifici che non sono più soltanto contributi statali e regionali, ma anche europei. Solitamente questi prestiti sono a fondo perduto nel senso che non si deve restituire l’intera cifra ottenuta oppure sono agevolati, vale a dire con interessi abbastanza vantaggiosi. Tuttavia spesso questi finanziamenti si presentano in forma mista, ovvero con una parte a fondo perduto e l’altra agevolata.
Vediamo quindi di conoscere nel dettaglio i finanziamenti previsti per le cooperative sociali nel 2021. Più precisamente vedremo quali sono i bandi a fondo perduto e agevolati per i soci di società cooperative start up, quali sono i requisiti e le somme messe a disposizione per avviare la propria impresa sociale.
Finanziamenti per le Cooperative Sociali nel 2021: come ottenerli
Le cooperative sociali sono delle particolari tipologie di società cooperative che gestiscono servizi educativi, socio-sanitari e altre attività finalizzate all’inserimento nel mercato lavorativo di persone svantaggiate. Le cooperative sociali sono un fenomeno particolarmente sviluppato in Italia, le cui origini risalgono agli anni ’70 del XX secolo. Inizialmente erano molto diffuse in Lombardia e in Emilia Romagna, ma in seguito si sono estese all’intero territorio nazionale. A differenza di altri paesi europei le cooperative sociali nel nostro Paese sono disciplinate da un’apposita legislazione.
Grazie alle cooperative sociali gli enti pubblici dislocano all’esterno determinati servizi sociali, educativi, sanitari ecc. Secondo una legge risalente al 1991 esse rientrano una particolare categoria che persegue l’interesse generale della comunità. La legge in particolare riconosce alle startup a vocazione sociale dei benefici fiscali come ad esempio la detrazione fiscale al 25%. Questo perché se ne riconosce l’importante impatto a livello collettivo. D’altra parte sono numerose le persone impiegate in Italia nel settore sociale.
Le cooperative sociali per sostenersi e sostenere le loro attività necessitano di finanziamenti. Vediamo nello specifico quali sono i bandi a fondo perduto e agevolato previsti per le società e per i soci delle cooperative sociali start up. Cercheremo di orientarci nel mare magnum di informazioni sparse nel web.
Le start up sono per l’appunto delle nuove imprese che necessitano di finanziamenti per crescere nel tempo e divenire possibilmente delle realtà consolidate. Solitamente queste imprese necessitano di fondi concessi a livello pubblico per il loro potenziamento. I soci possono quindi richiederli per portare avanti le iniziative della start up e acquisire i mezzi necessari per favorirne una crescita e portare avanti una serie di attività che avranno delle ripercussioni positive a livello sociale.
Per il 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto ben 9,8 milioni di euro per sostenere le piccole e medie cooperative in tutta Italia. Il Ministero ha inoltre previsto in via eccezionale per il Mezzogiorno anche il sostegno di società cooperative esistenti, riconoscendo che il tessuto sociale del Sud Italia mostri maggiori debolezze rispetto a quello di altre aree del Paese.
Possono presentare la domanda a questo bando le società cooperative sociali finalizzate all’integrazione lavorativa e sociale di persone svantaggiate. Per accedere al finanziamento agevolato occorre pertanto compilare la domanda online e inviarla agli indirizzi PEC di CFI – Cooperazione Finanza Impresa Scpa oppure a SOFICOOP. Si tratta dei consorzi che partecipano alle attività del Ministero dello Sviluppo Economico. Alla domanda vanno anche allegati il piano di investimento, la dichiarazione del legale rappresentante in merito alle informazioni antimafia per i finanziamenti pari o superiori ai 150 mila euro. Inoltre le società partecipanti non devono essere state costituite da più di 24 mesi. Devono quindi essere attività nuove, in via sperimentale di start up.
Tale importante finanziamento statale ha una durata massima di 10 anni, con un tasso di interesse pari al 20% del tasso comunitario.
Ricordiamo che i finanziamenti ai soci di nuove imprese cooperative sociali rientrano nel piano di interventi previsti dalla cosiddetta legge Marcora. I soci delle start up cooperative che possono usufruire dei finanziamenti devono essere in prevalenza lavoratori provenienti da aziende in crisi. In genere la durata dei finanziamenti agevolati previsti dalla legge Marcora è di 10 anni. Il tasso agevolato non potrà pertanto mai essere inferiore allo 0,8%.
Finanziamenti a fondo perduto e agevolati per soci di cooperative sociali start up
Continuiamo quindi con la carrellata di bandi a fondo perduto e agevolati previsti per i soci di cooperative start up a connotazione sociale.
Pensato esplicitamente per le nuove cooperative sociali e le nuove imprese il finanziamento previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tali agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato per la realizzazione di imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale. A questo finanziamento si può aggiungere un contributo non rimborsabile pari a un massimo di 5% delle spese complessive.
Le spese previste nei programmi di investimento devono essere comprese tra i 200.000, 00 e i 10.000.000,00 di euro. È previsto un tasso agevolato dello 0,5% e di durata non superiore ai 15 anni. Il finanziamento agevolato deve essere associato a un finanziamento bancario di pari durata, presso una delle banche che hanno aderito alla Convenzione del Ministero.
Entrambi i finanziamenti verranno regolati da un unico contratto di finanziamento gestito dalla banca che lo ha erogato. Pertanto la quota di finanziamento bancario è pari al 30%, mentre quello agevolato al 70%.
Un’altra importante occasione per i soci di cooperative sociali presenti nel Mezzogiorno è il bando Resto al sud 2021. I contributi sono stati infatti estesi ai giovani fino a 46 anni di età e ai professionisti per l’apertura di nuove attività e imprese. Probabilmente il range dell’età è stato ampliato anche perché i tassi occupazionali oggi hanno subito notevoli cambiamenti rispetto al passato. Ragione per cui vi sono tante persone che ancora alle soglie dei 40 anni non hanno un’occupazione regolare o non sono affatto occupati.
Con il bando Resto al Sud vengono erogati fino a 200.000 euro di cui il 35% a fondo perduto.
L’area geografica interessata comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I beneficiari devono essere residenti o non residenti in queste regioni dove intendono avviare un’attività in una di queste regioni. Se non sono residenti dovranno trasferire la residenza entro 60/120 giorni dopo aver ricevuto l’ammissione all’agevolazione. Questo perché si tratta di progetti legati strettamente a un’area territoriale riconosciuta sostanzialmente svantaggiata da un punto di vista economico.
Con il finanziamento Resto al Sud sono previsti 50.000,00 euro per ogni socio proponente fino a un massimo di 4 soci per un totale di 200.000,00 euro con una quota del 35% a fondo perduto e il restante 65% a tasso zero, da restituire in 8 anni. Il preammortamento è di 24 mesi. Ciascun socio dovrà necessariamente essere residente nella regione o impegnarsi presto ad acquisire la residenza.
Il bando è aperto fino ad esaurimento dei fondi che sono pari complessivamente a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Inoltre la legge di bilancio 2021 prevede l’ampliamento della platea dei destinatari anche ai liberi professionisti e agli under 46, mentre prima era fino a 36 anni di età non compiuti.
Le domande possono essere presentate fino a esaurimento delle risorse. Inoltre i soci che vogliono accedere al finanziamento non devono essere beneficiari di altre misure a favore dell’autoimprenditorialità e non essere stati titolari di imprese in esercizio alla data di entrata in vigore del D.L. 91/2017. Oltretutto i soggetti beneficiari non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto. L’obiettivo è quindi quello di creare occupazione attraverso un’attività imprenditoriale che abbia benefici sociali sull’intera comunità.
Sono ammesse alle agevolazioni del bando Resto al Sud le spese di opere di ristrutturazione o manutenzione straordinaria per un limite massimo del 30% della spesa; macchinari e impianti nuovi; programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione; spese per materie prime; canoni di locazione per immobili ecc.
I finanziamenti sono suddivisi nel seguente modo: il 35% come contributo a fondo perduto e il 65% sotto forma di prestito a tasso zero. Il bando Resto al Sud rappresenta una delle più importanti iniziative di finanziamenti di cooperative sociali e di nuove imprese in Italia.
Non mancano chiaramente anche i bandi a tassi agevolati o a fondo perduto proposti da diverse regioni.
Per quanto riguarda il Nord Italia La Regione Lombardia ha approvato nuovi finanziamenti agevolati con il fondo per il sostegno al credito delle imprese sociali e dei loro consorzi. Questi finanziamenti sono rivolti in particolare ai lavoratori provenienti dalle imprese sottoposte a procedure fallimentari e in condizione di svantaggio lavorativo. Il contributo è a fondo perduto del 10% delle spese e agevolato fino a un massimo del 70% delle spese ammesse.
L’agevolazione è erogata fino a un massimo di 1.000.000,00 ovvero 500.000,00 euro per le cooperative che sono state costituite da non più di 12 mesi. La Regione Lombardia è molto attiva sotto il profilo del sostegno economico alle cooperative sociali.
Anche la Regione Piemonte propone un finanziamento agevolato per progetti di innovazione sociale, in ambito sanitario, socio assistenziale, culturale, educativo, sanitario, formativo e occupazionale. Il finanziamento è agevolato fino a copertura del 100% delle spese ammissibili. È composto dal 70% o 80% di fondi regionali a tasso zero; 30% o 20% con fondi bancari a tasso convenzionato. Il bando è attualmente aperto fino a esaurimento delle risorse.
Tra i finanziamenti previsti per le cooperative sociali vi rientrano anche 500 milioni di euro di fondi europei per imprenditori sociali e micro imprenditori con il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale. I finanziamenti europei costituiscono oggi più che mai il cuore pulsante del sostegno economico alle start up di qualsiasi natura. Un’attenzione speciale è poi rivolta alle cooperative sociali e ai suoi soci costitutivi.
Questo sostegno economico di 500 milioni di euro è messo a disposizione dalla Commissione Europea e dal Fondo Europeo per gli investimenti (Fei) per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) con una garanzia di 96 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Il programma è rivolto alle persone che intendono avviare un’impresa sociale.
I 96 milioni di euro della garanzia EaSI offrono una protezione contro il rischio di credito. Il FEI offrirà il sostegno finanziario non in modo diretto ma attraverso intermediari finanziari locali, come le banche e gli istituti di microfinanza presenti in tutti i 28 paesi dell’UE.
Se quindi stavate pensando di avviare una cooperativa sociale i fondi europei messi a disposizione fino al 2021 possono rappresentare un’occasione da non perdere. Purtroppo spesso anche per la poca pubblicità o conoscenza degli stessi questi fondi solitamente cospicui passano inosservati e di conseguenza spesso inutilizzati, quando invece potrebbero essere una linfa vitale per importanti progetti a scopo sociale.
Interazioni del lettore